Obiettivo "2000"



Dopo le diverse esperienze avute sui monti circostanti, quali il Monte Somma, i Monti di Avella, il Vesuvio, il Monte Faito e diversi altri, ho deciso di mettere in atto l’esperienza acquisita prendendo in considerazione l’idea di iniziare un progetto molto ambizioso quanto affascinante, salire TUTTI i 2000 del nostro Appennino.

Non sono pochi gli alpinisti e scalatori che portano avanti un progetto del genere mentre si contano sulla punta delle dita coloro che l’hanno portato a termine.
Un sito internet, il “Club 2000”, raccoglie tutti coloro che hanno questo obiettivo e dove registrandosi, ognuno può entrare a far parte di una specifica classifica riportando, con le dovute documentazioni, il numero dei “2000” già saliti.
Gli stessi autori del sito hanno anche dato alle stampe un libro specifico sull’argomento, “I 2000 dell’Appennino”, che riporta al suo interno importanti informazioni per salire tutte le vette interessate.

Tale obiettivo non è dei più semplici ma di certo aggiunge, ad una già radicata passione, quello stimolo in più che può spingermi a frequentare con molto più interesse il nostro fantastico Appennino.
Non mi sono posto alcun obbligo, tantomeno un limite temporale… il solo ed unico scopo è salirli uno dopo l’altro…TUTTI.


L'elenco completo dei 2000 appenninici, basato su analisi di documenti e cartine IGM, è tutt'ora in fase di aggiornamenti ed è aperto al contributo di tutti coloro che vogliono segnalare dei monti mancanti alla lista.
I criteri che sono stati usati per l'individuazione delle cime elencate, come riportato dal libro dedicato, ha definito 3 criteri principali ed uno secondario:


1. topografico 1: ogni punta della superficie appenninica che si innalzi di almeno 2000 metri sul riferimento assoluto (livello del mare) e che presenti sui 4 versanti almeno 50 metri di dislivello in salita rispetto al riferimento relativo (ossia: sul più alto colle - inteso come valico o passo - adiacente);


2. topografico 2: ogni punta oltre 2000 metri che presenti su 3 versanti almeno 50 metri di dislivello in salita mentre sul quarto la cima più vicina sia ad almeno un chilometro di distanza;


3. storico-topografico: quando esista un toponimo storicamente riconosciuto (fanno fede in linea di massima le cartine IGM) che dia evidenza di monte (monte, cima, vetta, picco, pizzo ecc.);


4. estetico-morfologico: quando da un qualche punto di vista appaia come massa imponente e fortemente individuata, tale da farlo considerare una entità a sè stante.

Di seguito riporto l'elenco completo aggiornando costantemente le salite che andrò ad affrontare e collegando ognuna al suo specifico resoconto per permettere a chi fosse interessato di riviverle singolarmente.





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